Innovazione e umanizzazione nella cura della Sclerosi Multipla

Innovazione e umanizzazione nella cura della Sclerosi Multipla

Novembre 15, 2024 Congressi 0

l recente congresso dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) ha posto l’accento su temi cruciali per il futuro della gestione della SM: dalla programmazione sanitaria all’umanizzazione delle cure, passando per l’innovazione tecnologica. Ecco i principali spunti emersi durante l’evento.

Progetto Barometro: fotografare la realtà della SM in Italia

I dati presentati dal progetto Barometro, che monitora l’epidemiologia e l’assistenza nella sclerosi multipla, hanno evidenziato alcune criticità e opportunità nel panorama attuale:

  • PDTA aziendali: emerge la necessità di implementare percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali con modalità applicative concrete nella gestione quotidiana
  • Riabilitazione precoce: solo il 46% delle persone con SM in forma lieve riceve supporto riabilitativo, nonostante la sua importanza anche nelle fasi iniziali
  • Supporto psicologico: la pandemia ha accentuato il bisogno di assistenza psicologica per i pazienti

Innovazione tecnologica e continuità assistenziale

La telemedicina si conferma strumento fondamentale per:

  • Mantenere la continuità della presa in carico
  • Garantire risposte rapide da parte dei centri specializzati
  • Raccogliere dati clinici in modo sistematico

L’integrazione con l’intelligenza artificiale apre nuove prospettive, pur richiedendo un’attenta valutazione di rischi e benefici attraverso percorsi formativi dedicati.

Verso una visione centrata sul paziente

La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di rappresentanti della SIN, del Ministero della Salute, dell’ISS e dell’AGENAS, ha sottolineato:

  • L’importanza dell’integrazione ospedale-territorio
  • La necessità di implementare sistemi di valutazione basati sul punto di vista del paziente (PREM)
  • L’adozione di nuovi standard come l’ICD-10 e l’ICF per la valutazione della disabilità

Il modello umbro: un esempio di best practice

L’esperienza umbra si distingue per:

  • Partnership attiva con l’associazione pazienti
  • Case management infermieristico
  • Supporto psicologico integrato
  • Medicina narrativa come strumento per personalizzare le cure
  • Approccio riabilitativo precoce

Conclusioni

Il congresso ha evidenziato come la strada verso un’assistenza ottimale passi attraverso l’integrazione di tecnologia e umanizzazione, con l’obiettivo di garantire “la cura giusta nel tempo giusto, nel posto giusto e dalle persone giuste”, in linea con la visione dell’OMS per i prossimi cinque anni.

 

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